domenica 18 maggio 2014

Blues n. 1 (dedicato a Bessie Smith)

La voce esce profonda e metallica
da un grammofono a tromba
e ristagna grumosa nell’aria.
I dolori son gli stessi
ma la voce invece di piangerli
sembra rivendicarli imperiosa.
Se la prende comoda come in tutti i blues
ma si sente un’energia sottotraccia
che non si fa mettere i piedi in testa
da nessuno,
nemmeno dall’uomo che l’ha lasciata
e che lei sta pregando di tornare.
E’ un blues tutto petto in fuori,
testa alta, occhi dritti in avanti
e lei è l’imperatrice.

 ritratti musicali

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