martedì 13 maggio 2014

Chet Baker died on May 13, 1988, in Amsterdam, Holland. He (allegedly) fell from the window of his hotel room in the early morning hours. He was 58 years old.

 

 
Il suono del disco che cade sul piatto è un sospiro veloce, che sa appena un po' di polvere. Quella del braccio che si stacca dalla forcella è un singhiozzo trattenuto, come uno schioccare di lingua, ma non umido, secco. Una lingua di plastica. La puntina, strisciando nel solco, sibila pianissimo e scricchiola, una o due volte. Poi arriva il piano e sembrano le gocce di un rubinetto chiuso male e il contrabbasso, come il ronzio di un moscone contro il vetro chiuso di una finestra, e dopo la voce velata di Chet Baker, che inizia a cantare Almost Blue.

A starci attenti, molto attenti, si può sentire anche quando prende fiato e stacca le labbra sulla prima a di almost, così chiusa e modulata da sembrare una lunga o. Al-most-blue... con due pause in mezzo, due respiri sospesi da cui si capisce, si sente che sta tenendo gli occhi chiusi.
Per questo mi piace Almost Blue. Perché è una canzone che si canta a occhi chiusi.

(Carlo Lucarelli)

2 commenti:

  1. “Quando l’ho sentito, sai che cos’ho fatto? Sono stato lì impalato per un pezzo davanti alla TV, avevo già capito che non sarei andato al lavoro il giorno dopo, ma per carità. Quindici secondi al telegiornale delle sei e una vecchia foto. È morto ieri ad Amsterdam in circostanze misteriose il jazzista americano Chet Baker. Sì, certo… figurati: si fa, si addormenta, cade dalla finestra dell’albergo. E addio Chet.
    Beh, allora ho tirato fuori un po’ di roba buona che avevo da parte e mi sono stravolto anch’io. Una specie di omaggio a Chet, mi spiego? Guarda, sono anche andato a tirar fuori fuori tutti quei dischi vecchi, ho messo lo stereo al massimo e li ho sentiti tutti. Il quartetto con Gerry Mulligan, la band con Russ Freeman, le sedute di New York con Philly Joe, Johnny Griffin, anche la roba cantata, sai, mi piaceva come cantava negli ultimi anni. In quella voce sentivi quante ne aveva passate, te lo dico io, non credevi che riuscisse ad arrivare in fondo alla canzone, invece ce la faceva, in un modo o nell’altro. Ti spezzava il cuore, amico mio. Prova a sentire che cosa fa in ‘Fair Weather’, quando ha fatto quel film con Dexter Gordon. Ti spezza il cuore, ti dico. Anche molte cose che ha fatto in Europa… ne ha fatte un sacco. Una, in Italia, con gli archi, appena uscito di prigione. Ha fatto così tanti dischi che probabilmente non si troveranno neanche tutti.
    E poi sai cosa ancora? Sono andato a ripescare anche la tromba. Ho rovistato nell’armadio, ho mandato tutto all’aria per trovarla, a quel punto non capivo già più niente, ma alla fine l’ho trovata. Ho messo su ‘My Funny Valentine’ e ho cercato di andare dietro a Chetty. Ma niente, potevo scordarmelo, è tanto se son riuscito a cavare una nota da quel ferrovecchio – però suonavo, nella mia testa. Poi mi sono semplicemente messo tranquillo a sentire Chet che cantava, suonava, faceva lo scat come se suonasse.
    Sono rimasto lì con la tromba in mano, a piangere come un bambino, a sognare di suonare io in quel modo, ma il fatto è che nessuno sapeva suonare come Chet Baker. Non c’era nessuno come lui!”


    Bill MOODY, «Looking for Chet Baker», traduzione inedita.

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  2. "Sentì le lacrime pungerle gli occhi e ripensò a quel che una volta le aveva detto un amico di Chet a proposito della sua musica: il suo modo di tenere le note ti faceva pensare al momento in cui una donna sta per piangere. quando la bellezza trabocca dal suo viso come acqua da un bicchiere, e si darebbe tutto pur di non averle fatto del male, quando il suo viso è qualcosa di così calmo e perfetto che, lo sai, non potrà durare. Ma quell'attimo, più di ogni altro, ha in sè il presentimento dell'eterno: i suoi occhi trattengono la storia di tutto ciò che gli uomini e le donne si sono detti fin dall'inizio dei tempi. E allora le dici - Non piangere, non piangere - sapendo che quelle sono le parole che più di ogni altra cosa al mondo la faranno piangere..." (da "Natura morta con custodia di Sax" di Geoff Dyer....)
    barbara

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