Prezioso costruttore di tavolozze cangianti, fin dai
tempi della sua esperienza con Claude Thornhill,
è stato a lungo apprezzato da una piccola cerchia
di appasionati.
Questo anche dopo la fortunata sequenza delle
incisioni con Miles Davis.
Inquieto sperimentatore non ha mai concesso
molto al pubblico.
Ad un certo punto però le cose sono cambiate:
è cambiato l'attegiamento di Gil verso il pubblico
(ora più aperto all'elettrico ed alla fusion)
e del pubblico verso Gil.
Negli ultimi anni la sua orchestra, sempre più libera,
e qualche volta troppo, ci ha servito squisitezze
incredibili, assieme a caotici ensemble, con un gioco
di equilibrismi di alta scuola.
Live in
Lugano,1983
Gil Evans
(piano), Billy Cobham (drums), Tim
Landers (bass), Dean Brown (guitar), Gil Goldstein (keyboards),Mike
Mainieri (vibes), John Clark (French horn), Howard Johnson (tuba), Michael Brecker,Thomas Gruenwald
(tenorsaxes), Herb Geller (altosax), Tom Malone, Jiggs Whigham, Hermann
Breuer, Rudi Fuessers (trombones), Randy Brecker, Lew Soloff, Benny
Bailey, Ack van Rooyen (trumpets)
Out of the Cool (1960) Impulse |
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The Individualism of Gil Evans (1963-64) Verve |
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Gil Evans' Orchestra Plays the Music of Jimi Hendrix (1974) Rca |
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Priestess (1977) Antilles |
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Guitar Forms ( Kenny Burrell) (1965)- Verve |