martedì 11 ottobre 2016

DUKE ELLINGTON (1899-1974)


 

Ellington è l'orchestra jazz; 
Ellington è il compositore jazz
per eccellenza;
Ellington è l'eminenza grigia che sovrasta
il jazz al di là delle mode.
Un grande pittore che saputo usare
i suoi grandi solisti come i tubetti di colore.
Cambiavano i solisti e gli stessi brani assumevano
colori differenti.  
Col passare del tempo gli schizzi sono diventati dei quadri,
poi dei grandi affreschi sempre più cangianti (le suites).
Come pianista non era un virtuoso, ma come tutti i grandi
leaders-compositori (Basie, Evans) sapeva usare il piano
con grande senso della costruzione melodico-armonica,
Ha scritto uno sterminato numero di canzoni, spesse volte
figlie riadattate dei brani orchestrali.
Con Monk è stato il più importante creatore di standard jazz.
Per quanto riguarda i suoi solisti, meriterebbero quasi tutti
una menzione separata , ma l'elenco è piuttosto lungo.
Visto l'importanza dell'autore abbiamo aumentato l'elenco.




Montreal 1964



Early Ellington: The Complete Brunswick Recordings (1926-1931) Decca/GRP

Un triplo con ottime incisione del primo periodo, quello dello stile giungla e del Cotton Club..
The Blanton-Webster Band (1939 - 1942) Bluebird
Un altro triplo con 66 brani del periodo migliore di tutta la sua carriera. Oltre ai due grandi citati nel titolo, si possono ascoltatre: Cootie Williams, Johnny Hodges, Rex Stewart e Harry Carney.
The Carnegie Hall Concerts (January 1943) Prestige

Un doppio per ricordare un memorabile concerto con la versione completa della suite"Black, Brown and Beige". I solisti sono quelli della raccolta precedente
Piano Reflections (1953) Capitol
Un'ottima occasione per ascoltare il pianista in trio e scoprire che, nonostante lo stile stride mai abbandonato, lo spirito del compositore lo porta su un terreno moderno che influenzerà sia Monk che Cecil Taylor.

Ellington at Newport (1956) Columbia
Le cose non andava benissimo per l'orchestra a quell'epoca ed il concerto di Newport fu il trampolino di rilancio. Studiata a tavolino o no l'esibizione di Paul Gonsalves (27 chorus di assolo di tenore su "Diminuendo in Blue and Crescendo in Blue") fu una bomba. Gustatela..
 

Such Sweet Thunder (1957) Columbia

Un' album dedicato ai personaggi di Shakespeare, con brani poderosi e delicati ed una grande tavolozza orchestrale


Money Jungle (1962) Blue Note
Un trio con musicisti più moderni (Mingus E Roach) per dimostrare di essere a proprio agio col jazz moderno. Ma poco dopo sarebbe arrivato il free...
Mingus, nonostante la tensione per l'incontro col suo idolo o forse a causa di questo, è un vulcano,
And His Mother Called Him Bill (1967) Bluebird/Rca
Un album dedicato a Billy Strayhorn, morto di recente.
In un periodo un po' fiacco dell'orchestra, questo omaggio al suo più importante componente si rivela come una delle più belle incisione in assoluto..

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The Afro-Eurasian Eclipse (1971) Fantasy
Il genio si può vedere anche da quanto un 72enne osa fare: rock, ritmi etnici ed avanguardia miscelati assieme.. e facendoli funzionare benissimo!
Far East Suite (1967) Rca/Sony Music Distribution 
Un disco che ha consolidato nel tempo la sua bellezza. Una partitura molto raffinata e varia, con grandi assoli (Hodges su tutti).

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