Ritratti, poesie, grafica e testi che frullano nella mia testa e ruotano attorno al jazz.
giovedì 15 settembre 2016
CHARLIE PARKER (1909-1959)
Il musicista che ha creato uno spartiacque con un prima e un dopo Parker,che ha fatto urlare di gioia i suoi fans ed ha fatto rifiutareil nuovo jazz a molti vecchi appassionati.Uno dei solisti più imitati (e Sonny Stitt era quasi perfetto),una vita sregolata che ha fatto credere a molti sciocchiche bastasse drogarsi per essere bravi come lui.Ha cominciato cercando di suonare come Lester Younged ha creato il bebop.Con Gillespie ha formato una coppia esplosiva,altamente reattiva, in una gara a chi era più veloce,creativo, spumeggiante.Con un giovane Miles Davis ha invece colloquiato con più pacatezza.Da solo con la ritmica improvvisava delle nuove canzonisemplicemente usando i giri armonici di standard preesistenti.Molte incisioni non sono il massimo dell' hi-fi,ma sono un passaggio obbligato per tutti.
Yardbird Suite: The Ultimate Collection 1945-52 Un doppio cd esemplare
perchè copre tutte le fasi di Parker (Guild, Musicraft, Dial, Savoy,
Clef). Per chi vuole iniziare è ottimo. Col tempo potrebbe diventare,
come tutte le antologie, un doppione. La scelta dei brani è eccellente.
Legendary Dial Masters, Vols. 1 & 2 (1946-47) Jazz Classics
Le matrici Dial sono un passaggio obbligato per chiunque. Se non trovate questa versione, cercate le Stash o le Spotlight.
Confirmation: The Best of the Verve Years (1946-54)
Se non volete o non potete comprare l'integrale Verve di 10 cd, prendete questo doppio. E' ottimo.
Jazz at the Philharmonic (1946) Giants of Jazz
Uno dei bei
minestroni di Norman Granz, dove c'era di tutto un po'. Interessante non
per l'omogeneità di stile, quanto per verificare come erano avanti
Parker e Gillespie. Tra i tanti partecipanti, altri due giganti del sax:
Hawkins e Young.
Greatest Jazz Concert Ever (1953) Prestige-Carrere
Un grande incontro-scontro con Gillespie.
Ci sono anche Bud Powell, Mingus e Max Roach.
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