Ritratti, poesie, grafica e testi che frullano nella mia testa e ruotano attorno al jazz.
mercoledì 7 settembre 2016
STAN GETZ (1927-1991)
Il linguaggio di Lester Young sposato ad una sonorità
inconfondibile ha prodotto una miscela
ad alto potenziale sia artistico che commerciale.
Stan Getz è piaciuto subito con "Early Autumn"
con l'orchestra di Woody Herman,
ha continuato a piacere con le incisioni al Roost,
con i dischi Verve pre bossa nova,
ha trionfato con la bossa nova negli anni del free jazz
(e ci fu molta polemica),
ha tentato un flirt con la fusion, non troppo fortunato,
ed ha concluso la sua carriera con esecuzioni
spledide e commoventi.
Sembra sempre che faccia musica molto semplice
ma è solo la facilità di esecuzione e la fluidità delle idee
che gli consentono di arrivare all'essenza della poesia.
Stan Getz - On Green Dolphin Street
(Perugia 1989)
con Kenny Barron (p)
The Complete Roost Recordings (1950-1954) Blue Note Riedizione in 3 cd du tutto quanto inciso su Roost, con splendidi live e deliziose incisioni col gruppo di Johnny Smith.
Focus (1961) Verve
Su uno sfondo d'archi abilmente arrangiati da Eddie Sauter, Stan improvvisa magnificamente. La sua parte non era stata preparata prima, vi erano solo gli arrangiamenti per l'orchestra.
Era il suo disco preferito.
Getz/Gilberto (1963) Verve
Qualcuno potrebbe dire che questa è musica leggera (e la presenza di
Astrud Gilberto sembrerebbe confermarlo); è invece uno splendido
incontro tra due culture musicali fatto senza prevaricazioni.
Un disco piacevolissimo con Getz che interviene con sapienza e garbo
nelle trame costruite da Joao Gilberto e Tom Jobim. Ha venduto
moltissimo e si trova in quasi tutte le collezioni di cd.
Serenity (1987) Verve Un quartetto calibratissimo per un'altra incisione dal vivo emozionante
People Time (1996) Verve Doppio cd live in coppia con Kenny Barron.
Fformidabile per freschezza e lirismo. Tre mesi dopo Stan sarebbe morto.
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