Questo è il seguito a un mio precedente articolo su Davis elettrico "INCASTRI TEMPORALI E INTERAZIONI NELLE PUBBLICAZIONI UFFICIALI DEL MILES DAVIS ELETTRICO (1968-1971)" e pertanto ho ritenuto superfluo inserire nuovamente tutti i dettagli sulle sedute d'incisione, dettagli forniti in precedenza nell'analisi cronologica. Per continuità di discorso ho dovuto ripetere alcuni concetti già espressi nello scritto precedente, sperando di non risultare pedante.
Gege'Telesforo intervista Miles Davis nel 1989
Un'esperienza musicale e tre punti di vista
La vicenda musicale del Miles Davis
elettrico è più complessa del previsto, anche se ci fermiamo alla
prima parte del percorso, quello che per me e la maggioranza dei
critici è quello più fecondo.
La complicazione è causata da tre
fattori convergenti, ovvero:
- la frenetica attività negli studi
di registrazione e la continua sperimentazione di quel periodo
- i
considerevoli ritardi tra l'incisione e la pubblicazione di un
disco
- i sofisticati lavori di editing di Teo Macero che, in
certi momenti, hanno funzionato come contributi compositivi.
Le
due prime cause facevano si che il pubblico era sempre in arretrato
rispetto alle idee musicali perchè la musica che ascoltava dal vivo
era più "avanti" rispetto alle aspettative, nonostante una
certa prudenza di Davis nell'aggiornare le sue scalette.
Il terzo
aspetto faceva si che il disco come prodotto finale era qualcosa "in
più" rispetto ai live offerti, ma spesso anche rispetto al
materiale grezzo di studio.
E il fatto che per la maggior parte
degli appassionati la conoscenza e la fruizione della sua musica
avvenisse sopratutto con i dischi, faceva si che l'impressione
generale (e il successivo giudizio) fosse il risultato di una
mediazione culturale poco frequente in musica ma molto attiva in
letteratura: la presenza di un editor che gestiva il prodotto
finale.
Un'idea certamente più focalizzata, ma anche molto più
faticosa (e costosa) poteva passare solo dall'ascolto dei cofanetti
integrali, arrivati comunque molto tardi, quando ormai i giudizi si
erano consolidati abbondantemente.
Insomma era come avere un'idea
di un iceberg dopo averne visto per anni solo la parte emersa ed
improvvisamente vederne anche tutta la parte sommersa!
E in questa
analisi strabica i live erano poco più che dei grossolani
segnalibri, in grado comunque di confermare la grandeza di questa
musica.
Anche se occorre tener ben in prima fila i dischi
ufficiali, un periodo discografico così confuso, non può essereve
valutato con cura, se si continua ad ignorare il materiale rimosso,
specialmente se di valore.
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