venerdì 4 novembre 2016

Ella FITZGERALD (1917-96)


Lady Time, coma la chiamava Lester Young, è stata la cantante più
swing di tutto il jazz, ottima improvvisatrice scat, dotata di un senso del ritmo unico,
Ella ha avventurosamente attraversato le varie epoche del jazz
dal suo esordio a 17 anni nell'orchestra di Chick Webb, fino al periodo classico
dei songbooks ed alla fase di lenta ma inesorabile decadenza, con una classe
ed una modestia davvero uniche.
Raramente ha fatto dischi brutti o inutili o ha dato concerti senza impegnarsi.
La generosità èsempre stata una sua dote assieme ad un grande equilibrio stilistico.



"It Don't Mean A Thing" 1957




Ella: The Legendary Decca Recordings (1938-55) GRP

Il meglio della prima Ella. Un mix di grandi successi pop, qualche scat di alto livello ("Oh, Lady Be Good" e "How High the Moon"), i primi incontri con Armstrong. Storico ed abbondante (4 cd).
Sings the Cole Porter Song Book [Complete] (1956) Verve
Il suo primo songbook fece grande impressione per la serità d'approccio, la perfetta dizione e la leggerezza del risultato, nonostante il repertorio non sia adattissimo ad Ella.
Sings the Duke Ellington Song Book [Complete] (1957) Verve
Con orchestra o piccoli gruppi, un grande incontro con le grandi canzoni ed il suo autore.
The Complete Ella in Berlin: Mack the Knife (1960) Verve

Questo cd è un classico, un live al massimo livello dove tutto s'incastra alla perfezione. "Mack the Knife" è il picco di improvvisazione, relax, scherzo (si scorda pure le parole della canzone ed inventa, fa il verso ad Armstrong ed il pubblico impazzisce). Grande musica grande divertimento.

The Best of the Concert Years: Trios & Quartets (1953-83) Pablo
Trenta anni di concerti allineati in buone, ottime ed accettabili esecuzioni (le ultime). Un documento interessante e commovente.


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