sabato 5 novembre 2016

Sarah VAUGHAN (1924-90)


La più bella voce del jazz e del pop in assoluto, tecnica sopraffina, estensione notevole,
grande senso armonico. In gardo di fare di tutto con una canzone (anche di distruggerla, se troppo brutta).
Sarah al meglio è insuperabile, però Sarah era anche una diva pop, con le sue debolezze i suoi angoli kitsch e la sua voglia di stupire a tutti i costi.
Selezionando bene tra la sua produzione si otterranno momenti di altissimo piacere
e di grandissima musica.



Sarah Vaughan with Clifford Brown (1954) Verve

Lei era già la divina e lui era al massimo della forma: un disco unico.

At Mister Kelly's (1957) EmArcy
Un grande live col suo trio (Jimmy Jones, Richard Davis e Roy Haynes).
Jazz Profile (1960) Blue Note
Un'antologia del periodo Roulette, un periodo con del buono e del banale. Una buona selezione per iniziare.
The Duke Ellington Songbook, Vol. 1/2 (1979) Pablo

Questi due album, incisi nel periodo di maturità (ma anche di splendore) di Sarah, sono un grande omaggio al duca. Ottimi musicisti le fanno da supporto.

Crazy and Mixed Up (1982) Pablo
L'ultimo grande disco di Sarah in perfetta forma con un gruppo super (Roland Hanna, Joe Pass, Andy Simpkins e Harold Jones).

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