Un feroce batterista, implacabile guida di innumerevoli formazioni
denominate Jazz Messengers, Blakey è uno dei rivoluzionri del bop.
Il suo drumming è il più "estroverso" ed il più ribollente e riesce a
portare a livelli altissimi la tensione e la potenza musicale
di un gruppo.
Col tempo è diventato il simbolo dell' hard bop (attorno la metà anni 50), il
movimento del mainstream nero che ha
ridato centralità all'energia bop, dopo il periodo
cool e west coast, più blandamente rilassati.
La musica fatta da questi gruppi è sempre stata tesa, lucida,
con grandi assoli e logicità di linguaggio. L'unico limite (di tutto
l'hard bop) è dato da una struttura troppo rigida delle composizione.
Contro questa struttura, nel tempo diventata rigida codificazione,
nacque il free jazz e l'improvvisazione modale.
The
Jazz Messengers - A Night In Tunisia - 1958(Belgio)
Drums:
Art Blakey
Trumpet:
Lee Morgan,Sax:
Benny Golson,Piano:
Bobby Timmons,Bass:
Jymie Merritt
| At the Cafe Bohemia (1955) Blue Note |
Orgy in Rhythm, Vol. 1-2 (1957) Blue Note |
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Art Blakey's Jazz Messengers With Thelonious Monk (1957) Atlantic |
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Caravan (1962) Riverside |
Live at Montreux and Northsea (1980) Timeless |
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