giovedì 22 dicembre 2016

DON CHERRY (1936-1995)


Il più aperto tra i musicisti free, il più 
globetrotter, interessato alla ritualità della musica
come incontro multiculturale, interessato alla
world music almeno 15 anni prima che diventasse di moda.
Don Cherry era stato definito il Miles Davis del 
free jazz (per via un modo di suonare molto pacato
ed intimista) ma il paragone non teneva conto
dei suoi limiti tecnici (usati peraltro in maniera assai
espressiva) e del fatto che per Don il free jazz era solo
un momento musicale tra i tanti, anche se assai fecondo.
Ascoltandolo nei primi dischi di Ornette Coleman
si rimane stupiti dalla capacità di dialogo tra i due, alla
pari e senza complessi.
La sua produzione come leader ce lo mostra dapprima
nel contesto free (seppure intimista) e poi
sempre più alla ricerca della libertà musicale (e di vita).
Comincia a suonare un'infinità di strumenti folklorici
e la tromba a volte sembra un accessorio, ma quando
la suona emoziona sempre.
Sorprende che nel pieno della moda della world music
e delle contaminazioni, pochi si ricordino di lui.
   


Recorded at Theaterhaus, Stuttgart, March 1991

Don Cherry (pocket trumpet, keyb, melodica, doussin gouni, perc, fl, voc)
Peter Apfelbaum (ts, keyb, fl, perc)
Bo Freeman (b)
Joshua Jones (dr, tablas)


Symphony for Improvisers (1966) Blue Note

Uno dei dischi più roventi di Don Cherry, con Gato Barbieri e Pharoah Sanders..
Mu, First Part & Second Part (1969) Get Back (o Affinity)
Un disco importante per diversi motivi: è uno dei primi dischi free ad arrivare al folklore ed alla canzoncine per bambini. Emana un forte sapore primitivo. Con Ed Blackwell..
El Corazón (1982) ECM

13 anni dopo si ripresenta la stessa coppia di MU.
Molti spazi, Don si prende i suoi tempi, Blackwell tiene tutto cucito assieme..
Eternal Rhythm (1968) Mps

Uno dei limiti di Cherry era la noncuranza con cui sceglieva i partner: in questo cd tutto funziona al meglio perchè c'è gente come Karl Berger, Joachim Kühn, Albert Mangelsdorff, Sonny Sharrock.
Grandissimi assoli, ma lo spirito zingaro rimane miracolosamente intatto.
Codona, Vol. 1 (1978) ECM
I! disco, democraticamente, non ha leader, ma un gande catalizzatore: Don Cherry.

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