Il più geniale musicista del dopoguerra,
il pianista che trasformava il bebop in musica da camera,
usava armonie spericolate e sperimentò
il free jazz con dieci anni di anticipo su Ornette Coleman.
Usò le sovarincisioni e le accelerazioni dei nastri
per ottenere effetti espressivi eccellenti
(e non per sembrare più bravo tecnicamente).
Suonò spesso con Charlie Parker, anche se i musicisti
con cui si trovava meglio erano più pacati
(Lee Konitz, Warne Marsh, Billy Bauer e Sal Mosca).
La radicalità della sua musica e l'assoluta
incapacità di scendere a compromessi di nessun tipo
l'hanno fatto scordare ingiustamente.
Paris Jazz
Festival - 1965
Darn That Dream, Lullaby Of The Leaves, Imagination
| Lennie Tristano Quintet: Live at Birdland 1949 JAZZ |
Lennie Tristano/The New Tristano (1955-62) Rhino |
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Descent into the Maelstrom (1952 - 1966 ) Inner City |
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Intuition (1949-56) Blue Note |
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The Complete Lennie Tristano on Keynote(1946-47) Mercury |
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