Un piccolo genio cresciuto all'ombra di Duke Ellington,
che ha fatto fatica ad imporsi per qualità sue,
oscurato dall'altra personalità.
L'alto livello di simbiosi raggiunto da questa
coppia musicale, ha anche impedito di distinguere
spesse volte il lavoro fatto dall'uno o dall'altro:
anche il modo di suonare il piano generava
confusione, a volte.
In questa situazione, la valutazione delle sue grandi capacità
si può fare solo sulle opere dichiaramente
al di fuori dell'ingombrante ombrello ellingtoniano.
Anche come compositore (e che classe di compositore!)
ha subito ingiustizie: alcune per ignoranza/pigrizia mentale
(quante volte abbiamo sentito anche da persone autorevoli
dal punto di vista musicale, attribuire ad Ellington "Take Tha A Train"
che invece è stata scritta da Strayhorn?).
Altre appropriazioni sono state fatte direttamente dal maestro,
e studi recenti fanno ritenere che "Day Dream" e "Something to
Live For", accreditate come lavoro di coppia, siano solo di Billy;
"Satin Doll" e "C-Jam Blues" non sarebbero del Duca ma del suo
allievo...
Un musicista che non ha potuto brillare di luce propria come
meritava, anche per la sua omossessualità,
che non gli ha giovato a farsi strada da solo.
Billy Strayhorn's Septet -
Cue For Saxophone - A3 - Cherry
Piano – Billy Strayhorn, Alto Saxophone – Cue Porter
Clarinet – Russell Procope,Trombone – Quentin Jackson
Trumpet – Harold "Shorty" Baker, Drums – Oliver Jackson,Bass – Al Hall
| The Peaceful Side - 1961 - Blue Note |
Lush Life (1964/65) - Red Baron |
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Lush Life: The Billy Strayhorn Songbook Polygram |
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And His Mother Called Him Bill (1967) BMG |
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