Il grande innovatore del sax soprano (Shorter e Coltrane arrivano dopo),
inizia in una band dixieland per passare in breve tempo all'avanguardia,
diventando un guro del free.
Grande strumentista, alle ricerca delle possibilità più estreme dello strumento,
si dimostra uno dei musicisti più integri e meno propensi al compromesso.
Una lunga carriera sempre ai margini del jazz lo ha proiettato in
prospettiva al centro dell'interesse degli appassionati della musica più intensa
e ricercata.
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Reflections: Steve Lacy Plays Thelonious Monk (1958) New
Jazz/OJC
Lacy ha rivisitato Monk in tutti i periodi della sua carrier. Questo è
il primo omaggio, forse il migliore. Con Elvin Jones, Mal Waldron e
Buell Neidlinger.
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Forest and the
Zoo (1966) Calibre
Un disco famoso
perchè nato da un avventuroso tour in Argentina con Enrico Rava, Johnny
Dyani e Louis Moholo. Lacy è già dentro totalmente al free jazz.
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Axieme (1975)
Red
Un album solo.
Negli anni 70 Lacy suonava spesso da solo in una continua esplorazione
dello strumento e delle microvariazioni della melodia. Difficile ma
interessante.
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Revenue
(1993) Soul Note
Un sestetto con un
approccio meno eccentrico del solito. Musica molto solida ed avvincente.
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Paris Blues (1987) Sunnyside
Lacy ha lavorato
spesso nell'orchestra di Gil. Ora si trovano in duo e Gil al piano è
più accompagnatore che solita. La parte del leone spetta quindi a Steve
che se la cava più che egregiamente..
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