lunedì 2 gennaio 2017

John LEWIS (1920-2001)



Si può mettere assieme be bop e Bach? Chi ci ha provato,
ed in parte ci è riuscito, è stato il direttore artistico
del Modern Jazz Quartet, John Lewis.
Uno dei pianisti che hanno vissuto in prima persona
l'avventura bop, alla ricerca di una propria strada,
fonda nel 1952 il MJQ assieme a Milt Jackson.
Jackson è l'uomo di punta del gruppo, col suo vibrafono
incalzante, ma Lewis ne diventa la mente.
Poco alla volta costruisce un meccanismo
perfetto di "jazz da camera", definito così per l'equilibrio 
formale dentro il quale si sviluppano gli assoli jazz
(sopratutto di Jackson).
L'incontro con Gunther Schuller lo spinge a frequentare
le sperimentazioni "Third stream" (tentativo di coniugare jazz
e musica colta contemporanea) con risultati controversi.
Ovviamente coinvolge anche il MJQ (con un riluttante Jackson)
in alcune di queste sperimentazioni: 
con quartetti d'archi, la chitarra di Jim Hall, 
gli Swingle Singers, cantanti liriche - tutte cose
che oggi non stupiscono più ma che allora fecero scalpore.
Pianista composto ed essenziale, è stato uno dei primi musicisti
neri a fare musica sostanzialmente "bianca".


For Ellington Live 2000

 

Django (The Modern Jazz Quartet) - 1953/55 - Prestige/OJC

Il secondo disco del MJQ, il primo grande successo: il classico Django di John Lewis..
Immortal Concerts ( The Modern Jazz Quartet) (1960) - Giants of Jazz
I due dischi Atlantic con il concerto in Europa, riuniti.
Il gruppo esegue i brani più famosi e la presenza del pubblico rende l'esecuzione più calda delle versioni di studio. Probabilmente il disco è fuori commercio ma dovrebbe essercene un'altra versione.


Wonderful World of Jazz - 1960 - Atlantic

Alcuni brani in quartetto con Jim Hall, un notevole assolo di Paul Gonsalves, un gruppo più allargato con Eric Dolphy. Ottimo.

Lonely Woman ( The Modern Jazz Quartet) 1962 - Atlantic

John Lewis aveva scoperto ed aiutato Ornette Coleman, e questo cd porta come pezzo forte uno dei brani più famosi del sassofonista texano. Classico..
.
Evolution II (2001) Atlantic
Ad 80 anni John Lewis incide un cd di sorprendente bellezza e swing, classico ma senza quei vezzi intellettualistici che hanno a volte appesantito il suo linguaggio in passato..

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