E' una figura unica in tutto il jazz, un mondo autosufficiente che ha fornito al
jazz moderno le più importanti composizioni e le più ardite soluzioni armoniche.
Come pianista sembra limitato perchè non c'è virtuosismo in lui: sembra aver eliminato
tutto il contorno per presentare solo la sostanza di una canzone.
Armonicamente presenta delle soluzioni ardite, sopratutto per chi deve improvvisarerci sopra,
ma poi ci si accorge che trovata la chiave si accede ad un mondo musicale
di grande bellezza ed incessante novità.
Alla fine degli anni 40 la sua statura di artista era completamente formata,
ma i riconoscimenti verranno almeno 10 anni dopo.
Negli anni 60, quando era venerato come un guru della musica, non aveva più nulla
di nuovo da dire. All'inzio dei 70 smise di suonare anche in privato,
succube dei diavoli che l'avevano frequentato per tutta la vita.
| The Best of the Blue Note Years (1947-52) Blue Note |
Brilliant Corners (1956) Riverside |
|
Thelonious Monk With John Coltrane (1957) Jazzland |
|
Thelonious Alone in San Francisco (1959) Riverside/OJC |
|
|
Nessun commento:
Posta un commento